Un nuovo studio mette in guardia sulla minaccia di una sesta estinzione di massa causata dalle attività umane, affermando che gli esseri umani stanno provocando la perdita di interi rami dell'”Albero della Vita”. Lo studio, pubblicato nelle Pubblicazioni dell’Accademia Nazionale delle Scienze, è unico perché esamina l’estinzione di generi completi anziché specie singole.
I ricercatori si sono concentrati sulle specie vertebrate (escludendo i pesci) e hanno scoperto che su 5.400 generi studiati, 73 si sono estinti negli ultimi 500 anni, la maggior parte dei quali scomparsi negli ultimi due secoli. Questo tasso di estinzione è molto più elevato di quanto ci si aspetterebbe secondo le stime del registro fossile.
Le attività umane come la distruzione dell’habitat, la pesca eccessiva e la caccia sono identificate come la causa principale di questa crisi di estinzione. La perdita di un genere può avere conseguenze di vasta portata per un intero ecosistema. Il coautore dello studio, Gerardo Ceballos, sottolinea l’urgenza della situazione, affermando: “La nostra preoccupazione è che… stiamo perdendo cose così rapidamente, che per noi, questo indica il collasso della civiltà”.
Sebbene tutti gli esperti convengano sul fatto che il tasso attuale di estinzione sia allarmante, se ciò costituisca o meno una sesta estinzione di massa è motivo di dibattito. Gli scienziati definiscono un’estinzione di massa come la perdita del 75% delle specie in un breve periodo di tempo. Secondo Robert Cowie, biologo dell’Università delle Hawaii, utilizzando questa definizione, una sesta estinzione di massa non è ancora avvenuta.
Tuttavia, le scoperte dello studio sulla perdita di interi rami dell’Albero della Vita sottolineano la gravità della situazione. Questo studio dimostra l’urgente necessità di prendere misure per preservare la biodiversità e proteggere il futuro dell’umanità.
Fonti:
– Ceballos, G., et al. (2023). Annihilation of biological populations through ongoing sixth mass extinction signaled by vertebrate population losses and declines. Proceedings of the National Academy of Sciences.
– Dawn, 20 settembre 2023.