Ricercatori hanno trovato evidenze di cellule simili a neuroni in placozoi, uno dei tipi di animali più semplici. I placozoi sono esistiti negli oceani per centinaia di milioni di anni e potrebbero aver servito da modello per i sistemi nervosi presenti in animali più complessi, inclusi gli esseri umani. Questi ritrovamenti sono stati pubblicati sulla rivista Cell.

I placozoi sembrano amebe al microscopio, ma in realtà sono animali. Sono più strettamente imparentati con i cnidari (che includono anemoni di mare e coralli) e i bilateriani (vertebrati) nell’albero della vita. Mentre altre linee di animali hanno sistemi nervosi governati da neuroni, si pensava che i placozoi fossero diversi e non possedessero neuroni.

Invece di neuroni, i placozoi utilizzano cellule peptidiche per regolare alcuni comportamenti. Queste cellule rilasciano catene corte di amminoacidi che attivano le cellule circostanti, in modo simile alla funzione dei neuroni in organismi più complessi. Questa somiglianza ha spinto i ricercatori a indagare ulteriormente, teorizzando che queste cellule potessero rappresentare il sistema nervoso di un antico antenato animale.

Il team di ricerca ha studiato l’espressione genica nei placozoi e ha scoperto 14 tipi di cellule peptidiche che sono importanti per la costruzione di neuroni in altri animali. Tuttavia, hanno trovato che le cellule peptidiche nei placozoi mancano di attività elettrica e non hanno la capacità di ricevere messaggi, il che indica che non sono neuroni veri e propri.

Mappando le possibili interazioni tra le cellule peptidiche e altre cellule nei placozoi, i ricercatori hanno identificato una complessa rete di segnalazione e coppie specifiche di neuro-peptidi e recettori. Questo supporta l’ipotesi del “cervello chimico”, che suggerisce che i sistemi nervosi primitivi si siano evoluti come reti di cellule connesse attraverso segnali chimici anziché segnali elettrici.

Confrontando le cellule peptidiche con i neuroni di altri animali, i ricercatori hanno scoperto importanti similitudini nel modo in cui vengono utilizzati i geni, indicando che i sistemi nervosi primitivi erano simili a quelli osservati nei placozoi prima di evolvere verso cellule complesse che inviano segnali elettrici.

Sebbene i placozoi possano sembrare semplici rispetto agli esseri umani, la loro complessità è maggiore di quanto ci si aspettasse. Ulteriori ricerche sui placozoi e su altre linee di animali forniranno una migliore comprensione dell’evoluzione dei sistemi nervosi e getteranno luce sulle funzioni dei neuroni nei nostri cervelli.