Ricercatori dell’Università Statale di Washington hanno identificato un gene, chiamato “BUZZ”, che svolge un ruolo cruciale nella crescita dei peli radicali delle piante. I peli radicali sono piccole strutture che aiutano le piante ad assorbire acqua e nutrienti dal terreno. La scoperta di questo gene non solo getta luce sui meccanismi di crescita delle radici, ma ha anche il potenziale per migliorare la produzione agricola sostenibile.

Il gene BUZZ è stato trovato a regolare la crescita delle radici, sia in termini di velocità di crescita che nell’iniziazione delle radici laterali, in risposta alla concentrazione di nitrati nel terreno. L’azoto è un nutriente essenziale per la crescita delle piante e i nitrati sono una fonte primaria di azoto. Comprendere come le piante trovano e utilizzano i nitrati può avere implicazioni significative per l’agricoltura, le pratiche di fertilizzazione e la sostenibilità ambientale.

Curiosamente, il gene BUZZ viene espresso a livelli bassi e non era mai stato descritto in precedenza. Ciò ha reso la sua identificazione una sfida. Si ritiene che il gene sia conservato in diverse specie di graminacee, tra cui colture importanti come il grano, il riso, il mais e l’orzo. Migliorare la capacità di queste colture di trovare e utilizzare efficacemente i nitrati può avere un impatto profondo sulla produzione mondiale di alimenti.

I ricercatori stanno ora approfondendo i meccanismi controllati dal gene BUZZ. Svelando le funzioni specifiche di questo gene, sperano di scoprire ulteriori informazioni sulla ricerca dei nitrati e lo sviluppo del sistema radicale.

Lo studio è stato condotto da dottorandi del laboratorio dell’Università Statale di Washington, insieme a collaboratori di altre istituzioni. I risultati mettono in evidenza l’importanza della ricerca di base per comprendere i processi biologici fondamentali, che alla fine possono portare a possibili applicazioni pratiche nel miglioramento delle colture e nella sostenibilità.

Fonte:
– Thiel A. Lehman et al, BUZZ: un gene essenziale per la crescita dei peli radicali dopo l’iniziazione e un mediatore dell’architettura radicale in Brachypodium distachyon, New Phytologist (2023). DOI: 10.1111/nph.19079